Il 31 maggio del 1992 le autorità di Prijedor obbligano tutti i cittadini non serbi a segnare le proprie case con una bandiera o uno straccio bianco. Fuori di casa sono obbligati a portare al braccio una fascia bianca. Nei mesi che seguono migliaia di cittadine e cittadini di Prijedor vengono rinchiusi nei lager. I giovani della società civile bosniaca li ricordano con l'iniziativa "Perché mi riguarda"
Stolpersteinen, pietre d'inciampo. L'artista tedesco Gunter Demnig ne ha disseminate decine di migliaia in tutta Europa, per commemorare le vittime della persecuzione nazifascista nei luoghi in cui vissero. Il 21 maggio a Rijeka la prima del paese, per ricordare due vittime di via Mameli, Eugenio e Giannetta Lipschitz.
Oggi ricorre la Giornata contro l'omofobia e la transfobia - più conosciuta con l'acronimo IDAHO International Day Against Homophobia and Transphobia - promossa dal 2007 dall'Unione europea. A Zagabria, Fiume e Spalato si tengono oggi tavole rotonde, incontri pubblici e molti altri eventi in cui si parlerà soprattutto di come vivono i giovani LGBT in Croazia
Arriva per la prima volta in Bosnia Erzegovina la gara di qualificazione per concorrere ai mondiali di breakdance "Red Bull BC One". I breaker bosniaci vincitori partiranno per le regionali esteuropee che si terranno a Kiev in Ucraina e da lì ai mondiali di Seoul in novembre
"La Croazia non ha venduto né donato armi ai ribelli siriani". Con questa secca dichiarazione rilasciata ieri alla Tanjug il ministero della Difesa croato cerca di rimandare al mittente le notizie apparse nei giorni scorsi su media internazionali e locali.
La polizia ha disinnescato una bomba trovata stamane alle 11.00 davanti al bar Bonkampo in via Husnije Repca a Mostar a due passi dal Bulevar, la via che durante la guerra era la linea del fronte tra Mostar est e Mostar ovest.
Siamo a dodici. “Ancora una condanna per il ministero della Difesa a risarcire un militare malato per uranio impoverito”. Lo dichiara oggi a Obc, l'Osservatorio Militare – Osservatorio permanente e centro studi per il personale della Forze Armate e di Polizia.
"Mi chiamo Radovan Karadžić, di professione sono medico, psichiatra, psicoterapeuta e letterato". In completo blu scuro, cravatta a righe azzurre-bianche e blu, camicia bianca, occhiali color corno e decisamente più in carne di quando venne arrestato, il 22 luglio del 2008 dopo 13 anni di latitanza.
All'alba del 16 ottobre del 2007, Toše Proeski moriva in un incidente sull'autostrada Zagabria-Lipovac. A soli 26 anni era una stella della musica macedone, ma anche uno dei più popolari cantanti pop dell'ex-Jugoslavia. Alla notizia della sua morte centinaia di fan si ritrovarono in diverse città dei Balcani, da Zagabria a Skopje, passando per Sarajevo e Belgrado.
ll 5 ottobre 1992 partì l’iniziativa Telefonski Most nella sede dell’Arci a Milano. Due telefoni e un mixer, un ponte telefonico italiano tra abitanti di Croazia e Serbia che non potevano più comunicare a causa della guerra.